mercoledì 30 novembre 2016

28 novembre 2016 - "... Provincia INTERESSATA SOLO ad avere scuole non suddivise su più sedi, NON accetta nessuna proposta ... Nessun passo indietro da parte della Provincia ... lo spostamento dei geometri si farà e si farà già nel prossimo anno scolastico ..."

"Nessun passo indietro da parte della Provincia: lo spostamento dei geometri in via Ghislanzoni con contestuale trasloco del liceo classico nell'ex sede del Bovara in via XI Febbraio si farà e si farà già nel prossimo anno scolastico.
Lo ha ribadito la consigliere provinciale con delega all'istruzione, Marinella Maldini durante il consiglio provinciale di questa sera: «confermiamo il trasloco degli alunni sezione cat (costruzioni, ambiente e territorio) del Medardo Rosso in via Ghislanzoni con il contemporaneo spostamento degli studenti del classico nell'istituto ex Bovara in via XI febbraio, in modo da riunire in un'unica sede il liceo Manzoni. Come già spiegato ai genitori gli spazi via Ghislanzoni verranno sistemati per dare la possibilità di gestire comodamente l'anno scolastico. Siamo in attesa delle richieste di adeguamento tecnico degli aule da parte del dirigente scolastico del Medardo Rosso. Specifico che alcuni laboratori, come quello di chimica e fisica, sono già attivi e pronti. Vogliamo dare a questi ragazzi una sistemazione dignitosa, confortevole e adatta a un buon ciclo di studi: è un impegno che ci siamo presi come Provincia. Eventuali lavori di adeguamento verranno fatti nel periodo estivo»."
http://www.resegoneonline.it/articoli/trasloco-del-bovara-laboratori-pronti-per-il-nuovo-anno-scolastico-20161128/

"La “questione” dello spostamento di oltre 200 studenti dell'indirizzo CAT (Costruzione Ambiente e Territorio, ex "Geometri") del Bovara nella sede del liceo Manzoni situata in Via Ghislanzoni (di proprietà comunale e attualmente occupata dai "colleghi" del Liceo Classico) a partire dal prossimo anno scolastico è approdata anche in consiglio provinciale. 
Il consigliere Elena Zambetti (Lega Nord), utilizzando il “question time” prima dell’inizio dell’assise, ha chiesto a Marinella Maldini se i nuovi spazi saranno adatti alle esigenze “tecniche” dei ragazzi, e di valutare uno “slittamento” del provvedimento al 2018. “In via Ghislanzoni i locali sono sprovvisti di tecnigrafi e computer fissi per l'uso di AutoCAD, come potranno trasferirsi?” ha chiesto la Zambetti.
“Lo spostamento avverrà in concomitanza con quello dei ragazzi del Manzoni in Via XI Febbraio. In questo modo avremo una scuola non più suddivisa su più sedi, ma unica. Per quanto riguarda i nuovi spazi, avremo a disposizione anche il periodo estivo per gli adeguamenti necessari, sarebbe inutile aspettare un anno. Questo è un impegno che la Provincia si è presa, la struttura sarà sistemata. Il laboratorio di fisica e chimica è già pronto, proseguiremo su questa strada per assicurare agli alunni locali adeguati alle loro esigenze”. 
Sulla questione sono ancora molti i dubbi da parte di genitori e studenti, in attesa di risposte certe sul loro futuro."
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=23430

"Un ulteriore, importante passo per la realizzazione di un “Polo universitario per le Province di lecco e Sondrio” è stato compiuto nella serata di oggi, lunedì 28 novembre, quando il consiglio provinciale ha dato il via libera (all’unanimità) all’atto integrativo relativo all’accordo di programma con Regione Lombardia, comune di Lecco, azienda ospedaliera, camere di commercio delle due Province. Presso l’ex padiglione maternità del vecchio ospedale di Lecco, concesso ad uso gratuito per 30 anni al Politecnico di Milano, troveranno spazio spazi didattici ma anche destinati alla lettura, formazione, incontri, un polo museale e gli Archivi storici del Politecnico di Milano e l’archivio Badoni comunale. 
Chiusa la partita giuridica, abbiamo lavorato per un anno e mezzo alla progettualità, includendo anche Regione Lombardia” ha spiegato il presidente Flavio Polano. “Siamo alla fase finale, con questo atto integrativo definiamo le competenze dei singoli enti. Per quanto riguarda la Provincia, i fondi vincolati in base a precedenti accordi ammontano a 600.000 €, che verseremo al Politecnico di Milano. L’opera sarà realizzata nel giro di un paio d’anni”. 
Le azioni da mettere in atto, come descritto nel documento approvato questa sera, riguardano il complesso del Polo universitario delle Province di Lecco e Sondrio, un parco pubblico urbano, spazi di lettura/biblioteca, posteggi, infrastrutture pedonali e ciclopedonali di collegamento, attrezzature commerciali di supporto, spazi mercatali, recupero delle ex strutture ferroviarie, residenze universitarie, oltre agli Archivi del Politecnico e spazi espositivi per mostre temporanee. 
Regione Lombardia si impegna a concorrere con 3.200.000 €, la Provincia con 600.000 €, mentre il comune di Lecco predisporrà il trasferimento dei materiali dell’Archivio tecnico Badoni nei nuovi spazi (dove saranno custoditi a titolo gratuito), un provvedimento che potrà essere esteso ad altri materiali previa valutazione. Il Politecnico, in qualità di soggetto attuatore degli interventi, ha predisposto il progetto e provvederà alla redazione dei successivi livelli di progettazione, e alle debite attività per il reperimento delle risorse necessarie al completamento del quadro finanziario. Dovrà provvedere alla dotazione di allestimenti e arredi (fino alla somma di 1.000.000 €), e gestire gli Archivi storici quando saranno realizzati. 
Il Collegio di Vigilanza, chiamato a controllare che si attui nel modo corretto l’accordo, è composto dal presidente della giunta regionale o suo delegato, il rettore del Politecnico di Milano, il presidente della Provincia di Lecco, il sindaco del capoluogo, il direttore generale dell’Asst, i presidenti della camera di commercio delle due Province. 
“Sarà una struttura polivalente, con spazi destinati all’università e altri aperti al pubblico, con un centro espositivo di alto livello” ha sottolineato Polano, rispondendo al consigliere Elena Zambetti (Lega Nord). Parere positivo è stato espresso dal consigliere Mattia Micheli (Libertà e autonomia). “Si chiude un cerchio, e questo progetto consente di integrare ulteriormente il Politecnico all’interno della città”."
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=23429

giovedì 24 novembre 2016

23 novembre 2016 - "... Bovara: altre perplessità sul trasferimento. Dubbiosa anche la dirigenza del 'Manzoni' ..."

"Dopo l’acceso confronto andato in scena nella mattinata di sabato presso l’aula magna del Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco alla presenza di due rappresentanti della Provincia e di uno del Collegio dei Geometri, i genitori del consiglio d’istituto del Bovara hanno deciso di fare un primo punto della situazione in merito al possibile trasloco degli oltre 200 studenti dell’indirizzo CAT (Costruzione Ambiente e Territorio, ex “Geometri”) dall’attuale sede di via XI febbraio all’edificio in via Ghislanzoni attualmente occupato dalle aule del Liceo Classico.
Stiamo cercando di capire le posizioni di tutti gli organismi facenti parte del Comitato tecnico-scientifico che – da quanto ci è stato riferito – avrebbero dato un parere positivo al trasferimento dei nostri figli in una nuova sede scolastica” ha commentato Manlio Fortuna, rappresentante della componente genitori del consiglio d’istituto.
“Per iniziare, abbiamo saputo che il Collegio dei Geometri non ha mai espresso una chiara opinione in merito, dal momento che nessuno dei loro rappresentanti ha mai preso parte a uno degli incontri del Comitato; i sindacati, da parte loro, ci hanno comunicato che il loro “placet” – in questo caso esplicitamente dichiarato – aveva trovato una propria ragione d’essere nella promessa fatta ai presenti di garantire agli studenti del Bovara la possibilità di utilizzare per le loro attività i laboratori del Politecnico di Lecco. In realtà tutto ciò non è mai stato deliberato, e pare che il dirigente scolastico Cazzaniga non abbia nessuna intenzione di richiedere la disponibilità di tali aule esterne all’istituto per i nostri “geometri”. Ciò che fa più scalpore, però, è che lo stesso preside del Manzoni non sembra favorevole al trasloco “incrociato”, dal momento che – per quanto lo riguarda – non vengono rispettate alcune condizioni relative alla capienza della sede di via XI febbraio, che sarebbe destinata ad accogliere i “suoi” studenti del Liceo Classico”.
Nel frattempo, i membri del Collegio dei Geometri di Lecco – intervenuti nella questione già lo scorso aprile – hanno richiesto ufficialmente un incontro con i responsabili di settore della Provincia di Lecco, nel tentativo di dipanare la nebbia intorno a una situazione che con il passare dei giorni sembra complicarsi sempre di più; lo stesso ente sarà probabilmente chiamato in causa anche dagli stessi studenti dell’Istituto Bovara, nonché dai loro insegnanti, che in più occasioni si sono dichiarati assolutamente contrari a un trasloco che – almeno per gli oltre 200 iscritti all’indirizzo CAT – avrebbe ben pochi vantaggi.
“Comunque andrà a finire, siamo decisamente allibiti di fronte a un pressapochismo gestionale a dir poco disarmante” ha concluso Manlio Fortuna.
“Come è emerso anche nel corso dell’incontro di sabato mattina, la data del trasloco dei nostri figli dalla sede di via XI febbraio è già stata praticamente stabilita, nonostante la Provincia non abbia la minima idea delle effettive necessità degli studenti dell’Istituto Bovara: evidentemente manca una seria programmazione, soprattutto a livello economico. Per ospitare una scuola di indirizzo tecnico, infatti, la sede di via Ghislanzoni andrebbe necessariamente sottoposta ad alcuni lavori di adeguamento, ma non è un segreto che in questi periodi la Provincia di Lecco non naviga nell’oro… Come possiamo accettare un trasferimento a queste condizioni?”."

http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=23300

martedì 22 novembre 2016

19 novembre 2016 - "... Noi NON ci stiamo!!! ... si scaldano gli animi di fronte all’ipotesi di un trasferimento dei ‘Geometri’ dell’Istituto Bovara, i genitori non ci stanno ..."

"LECCO – Noi non ci stiamo. E’ più che ferma la posizione dei genitori degli studenti della Scuola per Geometri “Bovara”, che all’inizio del prossimo anno scolastico potrebbero ritrovarsi a fare le lezioni in una nuova sede, quella del Manzoni in via Ghislanzoni.
Una possibilità sempre più concreta, in un contesto di riorganizzazione e mobilità scolastica dettata da “motivi di tipo amministrativo” e che già negli anni passati aveva portato ad una suddivisione dell’indirizzo tecnico su tre sedi dislocate, a Lecco, Oggiono e Calolziocorte.
Non potendo mantenere la propria autonomia l’istituto è stato accorpato dapprima al Badoni, quindi al liceo artistico Medardo Rosso: ora la decisione provinciale di ‘traslocare’ i 212 aspiranti geometri nella sede di via Ghislanzoni è la cosiddetta goccia che fa traboccare il vaso, e i genitori non ci stanno.
Lo hanno ben dimostrato sabato mattino, presso la sede del Medardo Rosso, dove hanno incontrato il consigliere provinciale Marinella Maldini, delegato all’Istruzione, insieme ad alcuni esponenti del Collegio dei Geometri Laureati della Provincia di Lecco.
Nonostante il tentativo, da parte di Provincia e dirigenza scolastica, di fare chiarezza sui motivi e sulle  modalità del trasferimento i genitori si sentono “presi in giro”, come più volte espresso durante l’animato dibattito, durato per circa due ore. “Lo scorso anno era stato fatto un Open Day per presentare il corso di Geometra, a quanto pare la possibilità di spostare le classi in un’altra sede erano già concrete allora, perchè non ci è stato detto niente e ci siamo in pratica trovati a decisione presa senza possibilità di cambiarla?” hanno detto alcuni di loro.
Il problema del trasferimento in via Ghislanzoni, come spiegato da un rappresentate dei genitori Manlio Farina, riguarda l’idoneità degli spazi per l’indirizzo tecnico dei Geometri: “Tra le criticità a breve termine abbiamo riscontrato la mancanza di aule per i laboratori Cad e con tecnigrafo, cosa non da poco visto che si tratta degli strumenti essenziali per i geometri”.
La nuova “casa” del Bovara occuperebbe il piano terra e una parte del primo piano dell’edificio (di proprietà comunale, ndr) oggi sede del Liceo Classico A. Manzoni: 10 le aule disponibili, una per ogni classe attualmente attiva al Bovara. Sulla mancanza di laboratori, come spiegato dal dirigente scolastico Carlo Cazzaniga, si sta ragionando: “Al piano terra dell’edificio c’è una grande biblioteca che non ci servirebbe. E’ uno spazio amplio e abbiamo calcolato di poterci ricavare un grande laboratorio per AutoCad, con qualche tecnigrafo se necessario, anche se mi è stato riferito dal docente di disegno che i ragazzi oramai usano esclusivamente il computer per disegnare. Servirebbero quindi altri due laboratori, uno di topografia e uno multimediale. Gli spazi fisici ci sono, per quanto mi riguarda penso che in via Ghislanzoni si può stare”.
Infattibile la proposta presentata dal Collegio dei Geometri che, ritenuta la sede di via Ghislanzoni inadatta, aveva individuato nella scuola elementare De Amicis di Via Amendola la possibile destinazione del Bovara: “La De Amicis non è adeguata per ospitare un istituto superiore, è fatta ‘su misura’ per le elementari” ha spiegato il consigliere provinciale Maldini. Ma i genitori non ci stanno e ribattono: “L’edificio che oggi ospita il Bovara è stato realizzato proprio per questo tipo di scuola, è assurdo che i nostri figli debbano sloggiare, in una sede inadeguata per lo più.
Quello che chiediamo è chiarezza e garanzia – hanno detto infine – la Provincia, le istituzioni, chi di dovere ci deve garantire che se il trasloco avverrà sarà a ‘lavori terminati’, i nostri figli nella nuova sede dovranno avere tutto il necessario per poter portare a termine gli studi, quindi aule decenti, agibili, i laboratori, gli strumenti per disegnare. Fino a che queste cose non saranno disponibili nella nuova sede rimaniamo dove siamo ora”.
E’ possibile che i genitori torneranno presto sull’argomento, chiedendo un incontro direttamente al presidente della Provincia Flavio Polano e al sindaco di Lecco Virginio Brivio."
http://www.lecconotizie.com/lecco-citta/scuola-trasloco-dei-geometri-al-manzoni-la-rabbia-dei-genitori-349550/

"È stato un incontro dai toni decisamente accesi quello andato in scena nella mattinata di oggi, sabato 19 novembre, nell'aula magna del Liceo Artistico Medardo Rosso di Lecco: tema dell'assemblea - organizzata dai genitori del consiglio d'istituto del Bovara - il possibile trasferimento degli oltre 200 studenti dell'indirizzo CAT (Costruzione Ambiente e Territorio, ex "Geometri") nella sede del Manzoni in via Ghislanzoni, di proprietà comunale e attualmente occupata dai "colleghi" del Liceo Classico.
Il clima è ancora di grande incertezza: nessuno sembra avere risposte concrete alle tante domande dei genitori, ma soprattutto degli stessi studenti dello storico Istituto Tecnico Bovara, che soltanto una settimana fa avevano scelto di esprimersi pubblicamente - attraverso le nostre pagine - nel tentativo di modificare una situazione piuttosto complessa, che sembrava già segnata. E l'incontro di questa mattina - purtroppo - non ha smentito le loro preoccupazioni.
"Si tratta di una decisione presa da tempo da parte del Comitato tecnico-scientifico, e condivisa con l'Ufficio scolastico provinciale e il Comune di Lecco" ha commentato Marinella Maldini, consigliere provinciale con delega all'edilizia scolastica, presente all'assemblea insieme a Roberto Panzeri, dirigente del settore istruzione del medesimo ente. "L'obiettivo è quello di unificare i due indirizzi del Liceo Manzoni (Classico e Linguistico, quest'ultimo attualmente stanziato proprio nella sede del Bovara) in un unico edificio, a partire dal prossimo anno scolastico. Gli spazi in via Ghislanzoni sono di proprietà comunale: una parte di questi sono nella disponibilità della Provincia a seguito di una convenzione Stato-Regione datata 1996; i restanti, invece, sono in affitto, e a breve dovranno essere restituiti all'Amministrazione, cosa che ci costringe - per una questione di numeri - a trasferire gli studenti del Liceo Classico nell'attuale sede del Bovara, in via XI febbraio, dove tra l'altro sono stanziati anche i loro "cugini" del Linguistico. Per forza di cose, quindi, l'edificio di via Ghislanzoni sarebbe destinato proprio agli studenti dell'indirizzo CAT".
I genitori dei giovani "geometri", però, non ci stanno. "State smantellando un Istituto storico della città di Lecco, questo trasferimento sarebbe un colpo mortale per il Bovara" hanno affermato questi ultimi, appoggiati anche da alcuni insegnanti, tra cui lo storico Prof. Macaccaro. "Il nostro edificio è stato costruito più di 30 anni fa per ospitare una scuola di indirizzo tecnico, dotata di appositi spazi e di strumentazioni speciali. La scelta più sensata sarebbe quella di lasciare le cose come stanno, in attesa di tempi migliori: non è un segreto, del resto, che la Provincia di Lecco non ha le disponibilità economiche per poter modificare l'edificio di via Ghislanzoni secondo le necessità dei nostri studenti. Anche in virtù di quanto successo all'Istituto Parini, sarebbe opportuno limitare ulteriori danni, e ragionare insieme, democraticamente, in vista di una progettualità condivisa, basata soprattutto su una corretta valutazione delle risorse disponibili: finora niente di tutto ciò è stato fatto, e ci sembra assurdo, evidentemente manca una seria programmazione. Perché noi genitori non siamo stati messi al corrente per tempo dell'ipotesi di un possibile trasferimento? Naturalmente durante gli open-day nessuno ne ha mai fatto parola, sebbene - a quanto pare - tutto fosse già stato deciso".
L'incontro di questa mattina, peraltro, si era aperto con l'illustrazione - da parte di Manlio Fortuna, rappresentante della componente genitori del consiglio d'istituto - di una terza possibilità per il futuro del Bovara, sempre con l'obiettivo primario di evitare l'ipotesi di un "pericoloso" trasloco. "Già lo scorso aprile si era parlato della necessità di trovare una nuova "casa" per i nostri figli, e la vicenda aveva riscosso l'interesse anche del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Lecco" ha spiegato quest'ultimo, con il sostegno di Ernesto Baragetti, rappresentante dell'ente. "In una prospettiva più ampia, a medio-lungo termine, il CNGeGL ha messo in tavola una proposta davvero interessante, ovvero quella di trasferire gli studenti del Bovara nell'edificio di via Amendola che ospita attualmente la Primaria De Amicis, i cui alunni potrebbero essere inseriti negli spazi di via Ghislanzoni, costituendo così un vero e proprio Istituto Comprensivo composto da Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado: non si tratta di un'idea banale, nella misura in cui la De Amicis confina con l'area del Politecnico, con il quale sarebbe naturale poter finalmente intraprendere una collaborazione concreta, e realizzare quello che potrebbe essere definito un Campus Tecnologico, nella prospettiva di dare vita a un percorso di studi che può sfociare gradualmente nell'ambiente universitario". "Si tratterebbe, naturalmente, di un progetto a lungo termine, che richiederebbe un necessario confronto con diversi enti del territorio" ha aggiunto Ernesto Baragetti. "Forse, quindi, non sarebbe male iniziare da subito un serio dialogo per capire le effettive potenzialità di un simile progetto".
Quest'ultima proposta, tuttavia, nonostante l'almeno apparente approvazione di studenti e genitori, non sembra realmente concretizzabile. "Questa possibilità è già stata scartata da tempo, la De Amicis non è adatta ad ospitare una scuola superiore" ha replicato Roberto Panzeri. "Si tratta di un edificio pensato "in piccolo", le cui metrature non possono essere in nessun modo modificate, soprattutto in virtù del "controllo" della soprintendenza delle Belle Arti". Insomma, per citare Tomasi di Lampedusa, autore de "Il Gattopardo", "Tutto deve rimanere com'è, se vogliamo che tutto cambi"...
"La nostra preoccupazione non risiede tanto nel trasferimento in sé, quanto piuttosto nello spostamento dei nostri figli in una struttura del tutto inadeguata alle loro esigenze didattiche" hanno proseguito alcuni genitori presenti nell'aula magna del Medardo Rosso, spalleggiati, questa volta, dall'insegnante Assunta Limardi, che ha voluto porre in luce la necessità di prestare un'attenzione particolare all'innalzamento del livello culturale degli Istituti Tecnici. "L'edificio di via Ghislanzoni non dispone degli spazi necessari allo svolgimento delle attività tecniche e laboratoriali tipiche di un Istituto Tecnico, per non parlare di tecnigrafi e computer fissi per l'uso di AutoCAD. Se non abbiamo garanzie serie da parte della Provincia, noi dal Bovara non ci muoviamo, a costo di organizzare una seria lotta di protesta". "Si tratta più che altro di un problema di razionalizzazione degli spazi, di ottimizzazione dell'esistente" ha ribadito il dirigente scolastico dell'Istituto Bovara, Carlo Cazzaniga. "Al piano terra dell'edificio di via Ghislanzoni è presente una grande biblioteca, praticamente inutile per i "geometri", che potrebbe essere utilizzata come laboratorio di AutoCAD, con l'eventuale installazione di alcuni tecnigrafi. Per sopperire alla mancanza di un'aula multimediale, invece, basterebbe disporre in ogni classe un video-proiettore, con una spesa massima di 5.000 euro. Non ci sarebbero problemi nemmeno con il laboratorio di chimica e fisica: il Manzoni ne ha già uno, peraltro molto efficiente e attrezzato".
Tra le numerose rimostranze e lamentele, l'assemblea dei genitori si è così avviata verso la conclusione; una conclusione, però, ancora parziale, che ha lasciato ancora parecchie questioni aperte, tra l'insoddisfazione generale dei presenti. "Il nostro obiettivo è quello di lavorare per il bene degli studenti, cercheremo di impegnarci affinché la nuova suddivisione degli spazi possa rispondere nella maniera migliore alle loro effettive necessità" ha concluso il consigliere provinciale Marinella Maldini. "È innegabile che a Lecco manchi un edificio scolastico, ma la costruzione di una nuova struttura - che potrebbe accogliere proprio gli iscritti al Medardo Rosso e all'Istituto Tecnico per Geometri - richiederebbe dai 5 ai 10 anni. Nel frattempo, invito voi genitori ad organizzare un ulteriore incontro con i politici e i tecnici della Provincia e del Comune di Lecco, in modo da poter discutere apertamente, con alcuni dati numerici alla mano, di tutte le problematiche emerse in questa prima occasione"."
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=23171

14 novembre 2016 - "... la Provincia gioca a scacchi con gli studenti ..."

"LECCO – Traslochi in vista nelle scuole di Lecco a partire dal prossimo settembre. Non c’è ancora l’ufficialità, ma la proposta sì. Gli istituti superiori Bovara e Manzoni, infatti, potrebbero infatti invertire le proprie sedi. Il liceo classico intitolato allo scrittore de “I promessi sposi” finirebbe così in via XI febbraio, mentre la scuola per geometri, inglobata dal Badoni qualche anno fa e poi dall’artistico Medardo Rosso, andrebbe in via Ghislanzoni.
La proposta è stata portata avanti dalla Provincia di Lecco e l’ha già depositata in Regione. Tutto nasce dalla volontà di unificare, fisicamente e non solo giuridicamente, classico e linguistico, che ora si trovano a metà su due strutture; così facendo il Bovara starebbe insieme alla media Tommaso Grossi, inserita nel comprensivo Lecco 4.
“Al Bovara, quest’anno, i geometri occupano dieci classi, mentre classico e linguistico in tutto ne hanno 32, di cui 18 nell’edificio di via XI febbraio e 14 in via Ghislanzoni – racconta il preside del Manzoni Giovanni Rossi –. Da una parte riuniremmo entrambe le sedi in un edificio solo, ma dall’altra potremmo non starci. Per questo ho chiesto immediatamente rassicurazioni su questo progetto”.
Fosse solo per il liceo classico, che nell’anno scolastico in corso conta dieci classi, non ci sarebbero problemi particolari allo spostamento. Ma per mantenere in vita il corso di studi, che negli ultimi anni ha visto sempre meno iscrizioni, il liceo linguistico è stato staccato dall’istituto Bertacchi e inglobato insieme al classico. Ora il plesso dedicato all’architetto Giuseppe Bovara, dopo anni in cui ha sfornato i geometri della provincia di Lecco, potrebbe perdere tutta la componente tecnica per ospitare solamente studenti umanistici."

http://lecconews.lc/news/scuolatraslochi-a-lecco-cambio-per-manzoni-e-bovara-171078/#.WDQvNvnhCM9

12 novembre 2016 - "... gli studenti del Bovara contro il trasloco al Manzoni ..."

""Non vogliamo più subire imposizioni dall'alto, soprattutto se sono completamente immotivate: siamo stanchi di essere ignorati, desideriamo soltanto far sentire la nostra voce per provare a modificare una situazione che purtroppo sembra già segnata".
I ragazzi dell'Istituto Tecnico per Geometri "G. Bovara" di Lecco si dicono esasperati: da qualche tempo, infatti, come noto, hanno visto profilarsi all'orizzonte la possibilità di un nuovo trasferimento, che questa volta - a differenza degli scorsi anni - li costringerebbe a "fare i bagagli" e a spostarsi concretamente in un altro edificio scolastico, il "Manzoni", attualmente occupato dai "colleghi" del Liceo Classico. "Quando ho cominciato il mio percorso di studi, poco più di tre anni fa, il nostro Istituto era gestito, a livello burocratico, dalla dirigenza del "Badoni", per la quale, naturalmente, noi "geometri" non eravamo di certo una priorità" ha commentato Riccardo Cesana, rappresentante degli studenti dell'Istituto "Bovara". "Per non farci mancare niente, l'anno scorso siamo stati formalmente accorpati al "Medardo Rosso", pur restando sempre fisicamente nel nostro edificio: la situazione non è di certo migliorata, anzi... La notizia "bomba", però, è giunta alle nostre orecchie poche settimane fa: ebbene sì, nel settembre 2017 potremmo essere costretti a trasferirci all'Istituto "Manzoni", in  via Ghislanzoni. La giustificazione ufficiale? Un motivo di immagine, la "necessaria unificazione di sedi separate". Eh sì, perché al momento nel nostro "Bovara" sono stanziati anche i ragazzi del Liceo Linguistico, che naturalmente andrebbero a formare una coppia migliore con i "cugini" del Classico, già uniti a loro a livello burocratico: se noi, quindi, ci spostassimo - con tutto il nostro armamentario tecnico - nell'edificio del "Manzoni", peraltro di proprietà comunale, quindi in parte condiviso con gli alunni delle scuole medie, le nostre aule potrebbero tranquillamente essere occupate da latinisti e grecisti, per buona pace di tutti, o quasi...". 
Tra i giovani studenti del "Bovara", quindi, a regnare è l'amarezza, unita a un forte senso di impotenza. "La dirigenza, purtroppo, non ha mostrato - almeno finora - alcun segno di interesse di fronte alle nostre rimostranze" ha proseguito Riccardo Cesana. "I nostri insegnanti, dal canto loro, comprendono le motivazioni della nostra "protesta", che non è assolutamente dettata da uno spirito di polemica fine a sé stessa: l'edificio del "Bovara" - a differenza di quello del "Manzoni" - è stato progettato appositamente per ospitare un Istituto Tecnico, che, in quanto tale, deve disporre di un buon numero di laboratori dotati di attrezzature tecniche di un certo tipo. Il dirigente scolastico ci ha assicurato che queste ultime resteranno comunque a nostra disposizione, al contrario dei nostri computer fissi, installati in apposite aule: questi ultimi, peraltro, sono decisamente vecchi e poco funzionanti, pertanto è stato deciso - ancora una volta senza che nessuno chiedesse il nostro parere - di sostituirli con alcuni portatili, con un contributo economico volontario da parte delle famiglie. È vero, probabilmente i nuovi dispositivi potrebbero seguirci più facilmente nel nostro "trasloco" al "Manzoni", dove peraltro non esistono aule in grado di accogliere le nostre strumentazioni, ma ciò non toglie che questi siano meno efficienti e funzionali per lo svolgimento delle nostre attività tecniche"
Nel frattempo, i giovani rappresentanti d'istituto del "Bovara" hanno pensato anche all'ipotesi di chiamare in causa il Collegio dei Geometri di Lecco, da cui potrebbero ottenere un appoggio concreto nel loro tentativo di modificare un futuro che pare già segnato. 
"Vogliamo solo far sentire la nostra voce, siamo stanchi di subire decisioni che non fanno altro che danneggiarci e ostacolarci nel nostro percorso di studi" ha concluso Riccardo Cesana. "Secondo noi, le giustificazioni fornite dalla dirigenza per il possibile trasferimento al "Manzoni" sono davvero poco fondate: chiediamo solo un po' di stabilità e maggiori certezze, anche per gli studenti che occuperanno i nostri banchi tra alcuni anni. Ci auguriamo di ottenere un riscontro positivo nel più breve tempo possibile"."
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=22985

""Si tratta di una decisione presa da tempo, da parte del Comitato tecnico-scientifico per l'offerta formativa e condivisa con l'Ufficio scolastico provinciale e il Comune di Lecco" ha spiegato il consigliere provinciale Marinella Maldini in relazione alla già annunciata decisione di trasferire i futuri geometri dell'Istituto Bovara.
"L'obiettivo è quello di unificare il liceo Manzoni in un unico edificio, a partire dal prossimo anno. I ragazzi dell'indirizzo "costruzioni, ambiente e territorio", che fanno capo al liceo artistico Medardo Rosso, saranno spostati in alcuni degli spazi presenti in Via Ghislanzoni. Questi sono di proprietà comunale, una parte sono in affitto alla Provincia (questi saranno resi all'amministrazione), mentre altri sono nella nostra disponibilità sulla base di una convenzione Stato-Regione datata 1996. In queste aule saranno destinati i geometri". 
Gli indirizzi afferenti al Medardo Rosso rimarranno quindi comunque dislocato su due sedi. "Mi rendo conto che questo potrebbe comportare dei disagi per i ragazzi, siamo in costante contatto con il dirigente scolastico affinchè la suddivisione degli spazi sia la più efficace per rispondere alle loro necessità. Il Comitato si è riunito recentemente, attendiamo la risposta della Regione sulla nuova riorganizzazione scolastica"."
http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=22986

20 settembre 2016 - "... la salute degli edifici è pessima ..."

"Sono passati quasi 2 anni dal crollo della Tommaso Grossi: era il pomeriggio del 28 ottobre 2014 quando è avvenuto improvvisamente un cedimento del controsoffitto in alcune aule dell'istituto di via Ghislanzoni che, oltre alla media, ospita anche il Liceo Manzoni.
Fortunatamente - vista l'ora - i danni furono solo materiali e nessun bambino rimase ferito. Ma fu solo una casualità.
A distanza di 2 anni ora il Comune ha affidato la progettazione degli interventi per la sistemazione definitiva dell'immobile, dopo un primo programma di messa in sicurezza.
In particolare verranno realizzate verifiche tecniche per la valutazione della vulnerabilità sismica e della sicurezza degli elementi strutturali e non strutturali; cui seguirà la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva di tutti i lavori allo storico edificio comunale.
Ma bisognerà ancora attendere: "Il progetto sarà pronto il prossimo anno e credo che i lavori potranno iniziare nella seconda metà del 2017" ha commentato l'assessore Corrado Valsecchi durante la commissione opere pubbliche dove non ha mancato di denunciare il pessimo stato in cui versano gli edifici comunali.

E non è stato certo un fulmine a cielo sereno: come i lavori urgenti fatti a Palazzo Bovara (con il salone consigliare chiuso per il rischio di crollo del soffitto), a Teatro della società, a Palazzo Belgiojoso e all'immobile di via Sassi.
Quest'estate poi si è intervenuti ancora con una procedura di somma urgenza, peraltro "sotto osservazione" da parte delle minoranze. "Come amministrazione abbiamo chiesto verifiche e approfondimenti statici e sismici. Purtroppo è emerso che lo stato di salute dei nostri edifici comunali è pessimo. Sono certamente parole dure, che qualcuno giudicherà eccessive. Ma non lo dico io: lo dicono le perizie" ha continuato Valsecchi. "Il nostro impegno è ora quello di fare manutenzione e ancora manutenzione: abbiamo destinato 2 milioni di euro ogni anno per il prossimo triennio e forse non saranno nemmeno sufficienti. Dobbiamo impiegare tutte le risorse che abbiamo per recuperare il tempo perduto, per salvaguardare il nostro patrimonio, per metterlo in sicurezza ma anche per rilanciarlo".
La manutenzione serve agli edifici ma non solo: anche il Monte San Martino riceverà dalla Regione Lombardia 1,2 milioni di euro per la messa in sicurezza. "Ogni volta che c'è una bomba d'acqua guardiamo ai tombini temendo allagamenti. Ma io guardo anche al nostro San Martino che da troppo tempo soffre e aspetta che interveniamo".
Se la Tommaso Grossi vedrà di nuovo i muratori solo l'anno prossimo, continuano invece i lavori per la realizzazione della nuova torre del Tribunale. La tabella di marcia è al momento rispettata e la struttura sarà ultima, se tutto filerà liscio, a giugno 2017.
Ma non sarà finito: dopo sarà il turno del rifacimento del palazzo del Cereghini, la "vecchia" sede del Palazzo di Giustizia. La sola progettazione costerà 700.000 euro circa.
"Entro fine anno partiranno anche i lavori per il nuovo sistema di illuminazione del Ponte Azzone Visconti, con contributo Comunale e di Fondazione Cariplo" ha concluso Corrado Valsecchi."

http://www.leccoonline.com/articolo.php?idd=21468

16 aprile 2016 - "... accordo Comune e Provincia ... trasloco Bovara in Via Ghislanzoni nell'estate 2017 ... edifico ancora inagibile ... di mezzo ci sono gli equilibri politici di Comune e Provincia ..."

"I geometri lasciano la palazzina di via XI Febbraio, poco distante dallo stadio Rigamonti e Ceppi, e si trasferiscono in centro città, al piano terra di via Ghislanzoni.
Al piano terra dello storico palazzo di proprietà del Comune, sede della scuola media Tommaso Grossi e del liceo classico e linguistico Manzoni. Media Grossi attualmente trasferita al don Guanella di via Amendola dopo il crollo del contro soffitto dell’ottobre di due anni fa, pronta a tornare a casa, al termine dei lavori, e ad allargarsi. Il liceo Manzoni lascerà via Ghislanzoni e confluirà nella sua attuale succursale di via XI Febbraio che ne diventerà la sede ufficiale.
A dare il via ai traslochi, che dovrebbero tenersi nell’estate del 2017, l’ormai vicina scadenza della convenzione tra Comune e Amministrazione provinciale per l’utilizzo del piano terra e del primo piano di via Ghislanzoni. L’Amministrazione provinciale potrebbe puntare i piedi e lasciare il liceo Manzoni in via Ghislanzoni per altri nove anni, considerato che il rinnovo del contratto sarebbe automatico, e il Comune non potrebbe chiedere indietro i locali.
Di mezzo però ci sono gli equilibri politici, con il Pd alla guida di entrambi gli enti. Dunque il consigliere provinciale delegato all’istruzione Marinella Maldini, e il collega Salvatore Rizzolino, assessore comunale, starebbero cercando l’accordo.
Accordo che ufficiosamente sarebbe sfociato con il trasloco dei geometri al piano terra, e l’utilizzo del primo e secondo piano per la media Tommaso Grossi. Questo porterebbe ad archiviare definitivamente l’ipotesi di trasferire i geometri al Rota di Calolziocorte. Ipotesi tra l’altro ormai datata, visto che anche al Rota stanno pensando a nuovi indirizzi per incrementare la proposta formativa, e ci sarebbero pochi spazi.
Una storia complicata quella dell’indirizzo geometra, ex Bovara, che persa l’autonomia è stato smembrato in due parti. Una parte è confluita al Rota di Caloziocorte e l’altra era inizialmente passata all’istituto Badoni. Dallo scorso settembre lasciato il Badoni sono confluiti al all’artistico Medardo Rosso per rinforzare il numero degli iscritti, ed evitare all’artistico di perdere definitivamente l’autonomia. Con il trasloco dei geometri si aprono nuovi scenari: la media Nava di via Pozzoli confluirà nella Tommaso Grossi, e lascerà le aule in uso nell’edificio condiviso proprio con l’artistico, che così si allargherà con nuovi laboratori d’arte.
E’ invece in stand-by il futuro delle scuole elementari, della Torri Tarelli di Chiuso, della Filzi di Bonacina e della Pellico di Malnago, che dallo scorso mese sono al centro di una forte polemica. Col Comune che vuole chiudere le scuole periferiche e le famiglie contrarie."

http://www.laprovinciadilecco.it/stories/circondario/il-rebus-delle-scuole-geometri-e-manzoni-si-scambiano-la-sede_1177818_11/

29 ottobre 2014 - "... crolla il soffitto della scuola media statale di Via Antonio Ghislanzoni ..."

LO STESSO EDIFICIO IN CUI VOGLIONO TRASLOCARE I RAGAZZI DEL BOVARA!!!

http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/crolla-soffitto-scuola-media-1.348811

http://www.lecconotizie.com/cronaca/crollo-in-aula-il-dirigente-avevamo-segnalato-al-comune-201289/

http://www.laprovinciadilecco.it/stories/Cronaca/crollo-alla-media-grossi-prime-punizioni_1119798_11/

31 agosto 2010 - "... l'Istituto Tecnico per Geometri 'G. Bovara' confluisce sotto le ali dell'Istituto Tecnico Industriale Badoni ..."

"LECCO - Dal 31 agosto sparisce l'istituto per geometri Bovara, che confluisce sotto le ali dell'istituto tecnico industriale Badoni. La segreteria di via XI Febbraio verrà chiusa e tutte le pratiche passeranno negli uffici di via Rivolta, sede del Badoni. Per quest'anno la sede di via XI Febbraio ospiterà ancora le aule e i laboratori, ma dal prossimo anno scolastico tutto, o buona parte, potrebbe essere trasferito direttamente in via Rivolta. Una storia breve quella dell'istituto Bovara, nato nel luglio del 1983 come costola dell'istituto commerciale Parini. All'inizio era formato da due sezioni: una diurna e una serale. Nel tempo ha acquisito pure la sezione staccata di Calolziocorte, che un paio d'anni è diventata autonoma. Ed è stata proprio l'autonomia del plesso di Calolziocorte a segnare l'inizio della fine del Bovara, portando la sede centrale di via XI Febbraio ad avere pochi alunni. Troppo pochi per poter continuare. Dopo un anno di dirigenza condivisa con il Badoni, con il preside Roberto Peverelli che ha avuto la reggenza dei geometri, da mercoledì il Bovara non esisterà più. Sulla carta ci sarà l'istituto Badoni che aggiunge ai suoi indirizzi quelli del geometra. Per gli studenti alla fine non cambia nulla, per quest'anno resteranno ancora nella sede storica, poi in futuro andranno molto probabilmente tutti in via Rivolta.
Cambia invece l'organizzazione della segreteria che da mercoledì mattina è unificata. Si chiude un capitolo di storia e se ne apre un altro."

http://www.laprovinciadilecco.it/stories/Homepage/150770_lecco_addio_al_bovara_si_unisce_al_badoni/?mediaon.trackers.autorefresh.Homepage